
Malati di tumore, inaugurata questa mattina la sala d’aspetto “L’angolo del tempo” al MONALDI
È stata inaugurata questa mattina la sala d’aspetto “L’angolo del tempo” all’interno della UOC Oncologia dell’Azienda ospedaliera dei Colli – Ospedale V. Monaldi diretta dal Dott. Vincenzo Montesarchio, un luogo dove i pazienti potranno attendere il momento della loro visita in uno spazio confortevole e accogliente.
«La maggior parte delle sale d’attesa dei centri oncologici sono poco confortevoli e non incidono positivamente sullo stato d’animo del paziente, accrescendo preoccupazioni e senso di incertezza – ha dichiarato il Cav. Francesco Diomede, Segretario nazionale di A.I.STOM ed ex paziente oncologico – Troppo spesso pazienti e familiari sostano per lungo tempo in aree anguste, inospitali, senza servizi. Trovare al contrario in una sala d’aspetto un ambiente sereno rende più confortevole e rilassante il periodo delicatissimo che precede i trattamenti, andando ad incidere anche sulla risposta alle cure.»
Il progetto di allestimento e riqualificazione degli spazi è stato concepito per valorizzare le strutture esistenti. La struttura flessibile del concept architettonico è basata su elementi modulari flessibili e replicabili. I colori bianco, tortora, rosso, si alternano come i colori della terra ed evocano positività interiore e sensazione di benessere. Il comfort passa attraverso la scelta di sedute comode, spazi dedicati alla lettura, alla conversazione, etc.
«Il nostro impegno principale in tutte le discipline mediche è quello di migliorare l’adesione del paziente alle terapie mettendo al centro delle nostre attenzioni la persona e la gestione dei suoi bisogni nel loro complesso anche attraverso una maggiore attenzione ai momenti di attesa – ha sottolineato il Commissario Straordinario dell’Azienda ospedaliera campana, il Dott. Antonio Giordano – Una cura efficace oggi passa senz’altro attraverso l’accuratezza diagnostica e terapeutica e l’utilizzo delle tecnologie più moderne, ma anche attraverso la relazione medico paziente e ancora di più nella relazione del paziente con la struttura in cui si reca per essere curato e nelle sue diverse componenti: dal personale, alla logistica, all’ambiente e agli spazi, alla collaborazione con le associazioni pazienti. Il progetto della sala d’attesa “L’angolo del tempo” è un chiaro esempio di gioco di squadra che trova in questo approccio le sue fondamenta».
Spazi dunque, in grado di avere finalmente un impatto emotivo positivo e migliorare l’aspetto psicologico del paziente che si reca in ospedale per affrontare un percorso estremamente complesso.
«Quello dell’attesa è un momento molto delicato, spesso snervante e angosciante sia per il paziente sia per i familiari – dichiara il Dott. Vincenzo Montesarchio Direttore dell’UOC Oncologia dell’Ospedale Monaldi – In molti casi ci si trova in ambienti angusti che contribuiscono ad aumentare il senso di solitudine e di difficoltà. È importante e doveroso al contrario mettere a disposizione ambienti più accoglienti e gradevoli. L’angolo del tempo risponde a questo bisogno assieme a numerosi altri progetti che da oltre dieci anni il Monaldi porta avanti con l’obiettivo di accompagnare il paziente nel percorso di diagnosi e cura, creando momenti di condivisione che spostano l’attenzione dalla malattia ai pazienti in quanto persone: il supporto di team multidisciplinari e di volontari, la shiatzuterapia, l’assistenza psicologica e momenti conviviali come la colazione con pazienti e familiari».
Il progetto è stato possibile anche grazie al contributo incondizionato di Roche ed il supporto dei partner McCann Health, Cassina e Fase Modus.
«Per la persona che affronta la malattia oncologica si prospetta un cammino impegnativo. L’aspetto psicologico e quello emotivo sono una componente importante del percorso di cura – ha dichiarato Anna Maria Porrini, Direttore Medico di Roche – Il tempo destinato alla terapia non è una scelta ma un passaggio imprescindibile. Roche è orgogliosa di sostenere A.I.STOM in questa iniziativa che è partita dall’ascolto delle persone e che ha visto l’entusiasmo e la fattiva collaborazione di tante persone, dalla struttura e il suo personale alle autorità locali, ai diversi partner che hanno operato per rendere questo progetto una realtà.»
fonte:internapoli
